05/09/2011
Contro la crisi più voglia d’impresa tra giovani e donne
Far diventare realtà il sogno di aprire una propria impresa, malgrado la crisi. O proprio come soluzione alla crisi. Con ex operai o dipendenti che vogliono reinventarsi imprenditori di se stessi. Una richiesta che la Cciaa di Udine si è sentita ripetere varie volte negli ultimi anni, fino a decidere di realizzare un “prodotto” ad hoc. Il tutto grazie anche alla collaborazione delle Banche di Credito cooperativo e Banca Antonveneta, i due istituti del territorio ad aver firmato per primi la convenzione sul bando della Camera di commercio di Udine mirato a supportare la nuova imprenditoria giovanile e femminile. Mentre, da parte loro, Confidi Friuli e Confidimprese Fvg partecipano all’iniziativa fornendo la loro garanzia. La Cciaa ha messo in campo 500mila euro di stanziamento per contributi a fondo perso e altri 500mila di fondo patrimoniale per sostenere la controgaranzia, tutti fondi camerali. E così al 30 agosto scorso, le richieste di appuntamento al Pni, il Punto nuova impresa, sono state 263, di cui ben 177 sono state inoltrate da donne. Gli appuntamenti già svolti sono 228 di cui 186 con esito positivo per la prosecuzione del percorso. Al momento sono 19 le persone che sono già arrivate fino alla presentazione effettiva della domanda (11 nuove imprese femminili, 5 giovanili e tre imprese che soddisfano entrambi i requisiti). Per questa ventina di realtà è attualmente in corso l’attività istruttoria di valutazione per dare avvio all’azione di sostegno economico vero e proprio. Qui, il progetto opera secondo un doppio binario, con un contributo in conto capitale per le spese d’avvio, tra 3mila euro e 8mila euro, e pure con una controgaranzia a copertura della quota capitale, prestata dalla Camera a favore dell’impresa e volta a sostenere il finanziamento erogato da istituto di credito e garantito dalla garanzia Confidi. Garanzia che sarà concessa per l’80 per cento del finanziamento bancario, mentre la controgaranzia prestata dalla Cciaa a copertura della quota capitale sarà pari al 50 per cento della garanzia Confidi sul finanziamento concesso. Tutto ciò però è accompagnato da un rigido protocollo di formazione. Il bando prevede infatti attività di formazione e assistenza dei giovani e delle donne nella redazione di un Business Plan. Quanto alla prima parte, la Camera, attraverso l’Azienda speciale ricerca&formazione, sta portando avanti il percorso formativo: sono 69 le persone che hanno frequentato le prime 5 sessioni dei corsi, mentre le prossime due sono già state programmate per il 6 e per il 15 settembre. Parteciparvi è condizione necessaria per l’accesso ai fondi. Come dire insomma che la Cciaa è pronta a sostenere la nuova voglia di impresa, ma che gli interessati devono anche assicurare il proprio impegno. E a ben guardare tra le varie carte presentate alla Cciaa, idee non macano. Si va dalla più semplice voglia di aprire un bar, fino all’intenzione di avviare una lavanderia automatica con sartoria. Ma c’è anche chi vuole fornire servizi per l’organizzazione d’eventi o chi vuole realizzare un centro per le terapie naturali. 2011-09-05 - Messaggero Veneto di Federica Barella ©RIPRODUZIONE RISERVATA