Banca e Territorio
12/01/2010
Donati strumenti medici a un ospedale serbo
È inarrestabile l’attività di solidarietà nei confronti del popolo di Serbia svolta dall’ex assessore provinciale alla Viabilità e ai Trasporti, Edi Minin. Attività che continua quanto avviato diversi anni  fa dalla Provincia di Gorizia quando alla guida dell’ente intermedio c’era Giorgio Brandolin. Dopo i sei pullman inviati la scorsa estate in diversi Comuni di quella Repubblica con il supporto della Azienda sanitaria isontina, ora è la volta di un «riunito dentale», ovverosia l’attrezzatura base per la cura dei denti. Ricorda l’ex assessore che tale apparecchiatura veniva richiesta - ovviamente tenuto conto delle possibilità - da un piccolo ospedale situato in un comune montano ai confini della Bulgaria e della Macedonia, e che le carenze tecnologiche di quella minuscola clinica non permettevano interventi (ancorchè gratuiti) di una certa qualità. «Da quella richiesta - sottolinea Minin - sono passati diversi anni, le necessità però sono rimaste pressochè identiche. Finalmente l’occasione è arrivata da una azienda udinese che opera nel settore delle attrezzature odontoiatriche, che avuta la notizia di questa ricerca da parte mia, si è messa a disposizione, proponendo (e tenendo in debita considerazione il destinatario) un ottimo apparato ad un prezzo di 4.500 euro (ovviamente ridotto rispetto il prezzo di mercato) con l’aggiunta di utensileria, guanti, grembiuli». Nei giorni scorsi «questo materiale - aggiunge Minin - è partito alla volta di Bosjlegrad, con un furgone concesso per questa lunga trasferta da Enzo Lorenzon, titolare dell’omonima azienda, e che mi sento di ringraziare così come la Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse, rappresentata dal presidente Carlo Feruglio, per il generoso sostegno dato all’iniziativa. Non posso dimenticare ovviamente l’Azienda sanitaria isontina che attraverso il dottor Rieppi, il dottor Alessandrini e il precedente direttore generale Ferri hanno condiviso in questi anni le risposte, seppur piccole, date a quei cittadini, come segno di cooperazione e amicizia per un futuro migliore, sia loro che nostro».