17/01/2008
Sequenziato il genoma della vite

Le BCC a fianco dell'Istituto di genomica applicata per la mappatura genetica della vite

La Vite non ha più Segreti: IL GENOMA DELLA VITE É COMPLETO.

La conquista di IGA

Una grande conquista scientifica è stata raggiunta da ricercatori IGA, di varie Università italiane e francesi: la prima bozza di elevata qualità della sequenza nucleotidica di riferimento del genoma della vite. I dettagli di questa ricerca sono stati pubblicati il 26 agosto 2007 dall’autorevole rivista Nature. La decodificazione del genoma permetterà di svelare il mistero dei preziosi bouquet che rendono unici e riconoscibili i vini e l’affermarsi di pratiche colturali compatibili con l’ambiente riducendo l’uso di fitofarmaci. www.appliedgenomics.org

Il Contributo di BCC

Le Bcc a fianco della ricerca scientifica, dello sviluppo tecnologico e della cooperazione internazionale, attraverso un finanziamento in pool a favore dell’IGA. L’intervento delle Bcc sostiene il progetto di ricerca scientifica finalizzato al miglioramento genetico della vite, e contribuisce a proiettare la nostra regione al ruolo di leader mondiale nella ricerca nel settore vivaistico e vitivinicolo. Si tratta di un finanziamento di 1 milione e 400 mila euro con una durata di 13 anni, con un preammortamento di tre anni e a tasso zero. Un’operazione finanziaria della quale le Bcc sono orgogliose, perché considerano la collaborazione con il mondo della ricerca fondamentale per aiutare la crescita del territorio.

Differente per forza

Questa operazione, innovativa sotto il profilo finanziario, rappresenta concretamente che cos’è il mondo del Credito Cooperativo, la sua sensibilità verso operazioni che aiutano il proprio territorio a crescere e a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. Un mondo dove i valori della solidarietà sono rimasti inalterati, ma reinterpretati in chiave moderna per adeguarli alle necessità della società attuale. Anche questo è il nuovo modo di essere banca locale, interpretando la finanza di territorio come partecipazione attiva alle progettualità sviluppate da Centri di ricerca e Università.

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