Banca e Territorio
09/10/2015
Raccolta fondi per i defibrillatori

Entro il 24 ottobre le associazioni sportive dovranno adeguarsi alle stringenti normative sulla dotazione obbligatoria di defibrillatori e sulle competenze specifiche da acquisire per chi si vedrà costretto ad utilizzarli. L’Isontino per le strumentazioni (tra comodati d’uso e acquisti veri e propri) è coperto, ma mancano a oggi persone adeguatamente formate per maneggiare queste apparecchiature la cui funzione è salvare la vita a chi è improvvisamente colpito da un attacco cardiaco. Secondo il decreto Balduzzi, a ogni partita e a ogni allenamento dovrà essere presente almeno una persona in grado di intervenire con le strumentazioni. Essendo questo un oneroso obbligo, a cui le associazioni stentano (a dir poco) a far fronte, la Provincia di Gorizia sta avviando una raccolta fondi dal titolo “Grazie di cuore” per organizzare corsi gratuiti per docenti, personale Ata, allenatori e dirigenti sportivi che dovranno adeguarsi alla normativa.

Questa iniziativa domani avrà un suo momento importante: a Palazzo Attems Petzenstein è stato organizzato, per le 18, un evento-lancio alla presenza di importanti testimonial come il giornalista Bruno Pizzul e i campioni Guido Visintin, Lorenzo Glessi, Eva Trevisan, Francesca Concina e Marta Gasparotto.

È solo il primo step, perché sarà poi richiesta formale adesione al progetto ai 25 Comuni isontini, cui sarà fornita una scheda dove indicare il numero di defibillatori presenti e di soggetti abilitati, in modo di arrivare a una panoramica completa della situazione provinciale. Al progetto ha aderito la Fondazione Carigo, che ha stanziato 40 mila euro per l’acquisto di defibrillatori e corsi e che ora ne ha aggiunti altri 10 mila per questa raccolta fondi.

La Provincia ha contribuito con 12 mila euro e poi con altri 3.750 per la raccolta. Partecipano poi vari enti e associazioni e si aggiungeranno anche le quattro Bcc che operano nell’Isontino e la Uisp, che in passato ha messo delle somme per l’acquisto di manichini gonfiabili destinati alle 9 palestre provinciali.

Messaggero Veneto - di Emanuela Masseria