Banca e Territorio
26/08/2010
Una partita del cuore per aiutare Tecia
Calcio GORIZIA. Tutti insieme per “Tecia”. Una vera e propria mobilitazione quella che ha visto protagonista in questi giorni il calcio goriziano, messosi in moto per l’organizzazione di una partita del cuore dedicata a uno dei suoi “figli” più conosciuti e apprezzati degli anni 80 e 90: Roberto Candussi, apprezzata e stimata ala destra che, in carriera, ha vestito le casacche di Pro Romans (per cui, a carriera finita, ha ricoperto anche l’incarico di direttore sportivo), Lucinico e Medea. Un’iniziativa a sfondo benefico, visto che l’intero ricavato della partita sarà destinato all’acquisto di una speciale carrozzella per Roberto Candussi, colpito da una malattia degenerativa delle ossa che gli ha progressivamente compromesso la mobilità. L’iniziativa è partita dagli amici storici di Romans che, grazie alla collaborazione con l’Asd Pro Romans e l’associazione Solidea, e con la partecipazione del club Cdk Medea, hanno organizzato per sabato 11 settembre (alle 19), nello stadio “Fratelli Calligaris” di Romans, una partita fra vecchi compagni di squadra e avversari di Candussi. «Per noi è stato tutto sin troppo facile – ha ricordato Dario Zorzenon, uno degli organizzatori della partita del cuore –: abbiamo trovato disponibilità e porte aperte ovunque, non soltanto nel calcio, a conferma di quello che “Tecia” ha rappresentato e rappresenta per il calcio goriziano. Abbiamo ricevuto adesioni un po’ dovunque e la sensibilità e l’amicizia mostrate dalle società che abbiamo contattato ci hanno sorpreso». Durante la manifestazione saranno operativi i chioschi del “Fratelli Calligaris”, mentre in caso di maltempo la partita sarà rinviata a sabato 18 settembre. Per eventuali donazioni: Solidea Onlus, via Latina 10, Romans d’Isonzo, 34076 Gorizia. Codice Iban Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia: IT K 06340646200 074000 008403A; codice Iban Bcc Staranzano e Villesse: IT 29N0887764620 000018013172. Tutte le donazioni saranno detraibili fiscalmente. (ma.ce.) 
2010-08-26 - Messaggero Veneto