Banca e Territorio
18/08/2010
Rinasce a Villesse la storica Corte Montanari

«Recuperare e restituire alla comunità locale uno spiazzo storico al centro del paese, che risultava fortemente degradato e dimenticato da diversi decenni, è motivo di grande soddisfazione e orgoglio per l'amministrazione comunale». Sono queste le parole pronunciate dal sindaco di Villesse Simonetta Vecchi in occasione dell’inagurazione della nuova corte intitolata a padre Giacomo Montanari. La realizzazione di questo intervento si colloca all’interno di un vasto progetto di recupero della zona centrale del paese che si svilupperà secondo le indicazioni del Piano Particolareggiato approvato nel 2004. «Se poi la cerimonia di consegna avviene nel giorno di San Rocco, patrono del paese, e il nuovo sito viene dedicato ad un illustre concittadino, il valore della consegna e di quanto realizzato diventa ancora maggiore», ha aggiunto il villessino monsignor Adelchi Cabass, vicario generale della diocesi di Gorizia. Sono stati questi il tono e lo spirito che hanno guidato a Villesse, l'affollata cerimonia di inaugurazione della nuova corte intitolata a padre Giacomo Montanari, missionario nato a Villesse e morto in India nel corso degli anni Settanta, dopo aver dedicato la vita ai poveri. La nuova corte, un vero e proprio gioiello per la comunità, si collega alla piazza principale del paese e rappresenta solo una una parte del progetto di recupero della zona centrale di Villesse, che prevede pure il restauro dei fabbricati che si affacciano sulla nuova corte e su via De Iacomini. Alla cerimonia inaugurale, aperta dal sindaco Simonetta Vecchi, con a fianco l'intera giunta, sono pure intervenuti il consigliere regionale Giorgio Brandolin, il parroco don Luigi Olivo, il sindaco di Gradisca, Franco Tommasini, gli assessori del Comune di Romans, Furlan e Calligaris, una rappresentanza del Comune di Mossa ed il presidente della Bcc di Staranzano e Villesse, Carlo Antonio Feruglio. È stato lo stesso primo cittadino villessino ad illustrare il percorso di questo progetto di recupero, tentato più volte ma riuscito solamente con l'adozione del Piano particolareggiato approvato dal consiglio comunale nel 2004, con cui è stata realizzato l'ampio slargo pubblico, aperto ai pedoni e alle autovetture ed entro il quale sono stati realizzati 26 stalli pubblici e altri 24 a servizio dei prossimi interventi di recupero edilizio. Il tutto con una spesa di 380 mila euro, di cui 330 giunti dalla Regione. «Si tratta di un'opera di particolare valore - ha fatto invece notare il consigliere regionale ed ex presidente della Provincia Giorgio Brandolin - in quanto si è finalmente capito che bisogna valorizzare e investire nel recupero e nella valorizzazione dei siti storici e dei borghi rurali senza sprecare il territorio». Monsignor Cabass ha invece ricordato la figura di padre Montanari, aggiungendo come una corte rivesta molta più importanza di una via o di una piazza, in quanto la corte, il ”bearz”, in lingua friulana, favorisce l'amicizia e l'aggregazione della gente. Lo stesso vicario ha quindi impartito la benedizione prima del taglio del nastro. Edo Calligaris

2010-08-18 - Il Piccolo