Banca e Territorio
09/12/2009
Centro polivalente, prima pietra nel 2010
È confermato. La posa simbolica della prima pietra del centro polivalente di servizi socio-sanitari, rivolto prevalentemente alla disabilità, avverrà nei primi mesi del 2010 a Staranzano. Un’ipotesi diventata realtà dopo la recente firma del protocollo d’intesa tra Mutua di assistenza di credito cooperativo di Staranzano con il Comune che ha ceduto per 99 anni (rinnovabili) un terreno che si trova in via Corbatto, una zona di nuova urbanizzazione. Il presidente della Mutua Fabio Steccherini, che è fiducioso su un iter più veloce della pratica, evidenzia una serie di particolari sulla nuova struttura che avrà una capienza di 120 posti letto. «Quella che viene definita casa di riposo per anziani e centro servizi “Cometa.” (acronimo di Comunità e territorio per anziani) – dice Steccherini – in realtà non è la tradizionale casa di riposo, ma un centro innovativo rivolto a tutta la comunità locale dell’area monfalconese, ma la proposta di offrire una nuova serie di servizi alla persona, da integrare nella rete sanitaria e socio-assistenziale, fatta salvo l’inserimento preliminare del progetto nella programmazione territoriale degli enti preposti, come un’ulteriore e qualificata risposta professionale di accoglienza per la salute e il benessere della persona disabile e non autosufficiente e a favore del mantenimento della sua autonomia, domiciliarità, facoltà di scelta». Il progetto allo stato attuale perciò non si occupa, come succede per le altre strutture già funzionanti, della tradizionale residenzialità per gli ospiti, peraltro esclusa dalle strategie regionali per la non autosufficienza, ma della realizzazione di un centro polivalente di servizi socio-sanitari ed assistenziali rivolto prevalentemente alla disabilità-non autosufficienza. Ha lo scopo, infatti, di privilegiare la centralità della persona e del suo rimanere al domicilio, offrirà un’accoglienza semiresidenziale, come un centro diurno. A Staranzano e nel mandamento manca una struttura del genere che possa ospitare gli anziani. A questo punto, dunque, è partita la seconda fase della realizzazione della struttura dopo la firma della convenzione. Infatti, è già è stata completata la pratica per la richiesta del contributo regionale all’assessorato regionale alla Sanità, trattandosi di un progetto con finalità di tipo sociale. Come già sottolineato dalla Mutua, nel caso della concessione del contributo regionale, il centro polivalente vedrebbe il coinvolgimento di tre enti: la Mutua, il Comune e la Regione.